Niente allarmismi sulle protesi mammarie
Da circa due anni si sta diffondendo uno sproporzionato e ingiustificato allarmismo riguardo l'uso delle protesi mammarie macrotesturizzate (ovvero “rugose”). Questo tipo di protesi era stata ideata e introdotta perchè le sue caratteristiche facevano sì che creasse minori complicanze legate alla “contrattura”, cioè l'indurimento dei tessuti che circondano la protesi stessa. Da qualche tempo è stata però avanzata l'ipotesi che il loro utilizzo possa essere legato all'insorgere di una rara forma tumorale. A tale proposito bisogna fare chiarezza. L'AICPE (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica) e la SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva ed Estetica), due società scientifiche molto importanti di cui faccio parte, in seguito al ritiro dal mercato europeo (non mondiale quindi) delle suddette protesi, ribadiscono in una nota "la necessità di informare correttamente le pazienti e di non generare allarmismi”. I due autorevoli organismi richiamano l'attenzione su quanto dichiarato dal Ministero della Salute con un’informativa del 21 dicembre 2018: “Ad oggi non sussiste alcun incremento del rischio e non vi è alcuna indicazione al richiamo dei pazienti già impiantati. Nessun ulteriore controllo clinico di follow-up deve essere eseguito in aggiunta a quanto regolarmente già prescritto dal proprio medico curante”.Fondamentale, in ogni caso, è che l'intervento chirurgico non venga eseguito a livello ambulatoriale bensì in una sala operatoria attrezzata, all'interno di strutture specializzate in grado di garantire un ambiente idoneo e severamente controllato sotto il profilo igienico; sembrerebbe infatti che i batteri siano una concausa di questo tipo di tumore, il che rende ancor più necessario proteggere da possibili contaminazioni batteriche le protesi che dovranno essere impiantate. Per quanto mi riguarda comunque preferisco da tempo utilizzare esclusivamente le protesi lisce, che ritengo molto migliori dal punto di vista del risultato estetico.In conclusione mi sento di ribadire il parere già espresso dagli esperti del Ministero della Salute e di rasserenare gli animi sia di coloro che hanno già subito un intervento di mastoplastica con l'inserimento di protesi mammarie (di qualunque marca e tipologia), sia di chi vorrebbe affrontare questo tipo di operazione in futuro: seguendo le indicazioni del proprio medico ed effettuando tutti i controlli prescritti, non c'è alcun motivo di preoccuparsi.