Skip to main content

Le donne italiane si sentono più giovani della loro età (Fonte: Il Sole 24 Ore)

Da Paride che diede la mela a Venere giudicandola la più bella delle dee al candido volto di Beatrice, l’amata di Dante, che rifulgeva di semplice e chiara bellezza, fino alla donna abbronzata di Coco Chanel. Il culto della bellezza, attraverso i secoli, è sempre stato centrale, nonostante i vari cambiamenti che si sono succeduti. Qual è adesso l’atteggiamento delle Italiane nei riguardi della bellezza? Le nostre connazionali non temono il passare del tempo e ritengono di dimostrare meno anni rispetto alla propria età anagrafica. In estrema sintesi è questa la conclusione di una ricerca condotta da Astraricerche per Allergan, azienda leader nella produzione di filler dermici. La ricerca è stata condotta per un anno su un campione di 1520 donne, d'età compresa tra i 35 e i 60 anni. La parte del corpo più importante per le intervistate è il viso, secondo il 97% un volto curato permette di stare bene con se stessi. Ma cosa incide maggiormente sulla bellezza del viso? A sorpresa non sono gli anni che passano (18%), ma al primo posto ci sono le preoccupazioni e le difficoltà dellavita (22%), mentre al terzo un'esposizione scorretta ai raggi solari. A ogni modo il rapporto delle italiane con il tempo che passa appare rilassato: il 34% lo accetta serenamente, il 33% ne vorrebbe contenere gli effetti e il 31% ritiene di invecchiare bene. Gli effetti più temuti? La perdita di tono (45%), la preoccupazione che il proprio aspetto non corrisponda a come ci si sente davvero (42%) e la presenza di rughe (41%).

Il rapporto con i filler Il mantra è quello di avere un aspetto naturale e radioso e i filler dermici possono essere d'aiuto. «Oggi le rughe sono diventate il nuovo codice iconografico dell'invecchiamento come prima lo erano i capelli bianchi -, dice Chantal Sciuto, specialista in dermatologia e medicina anti-aging a Roma -. È anacronistico pensare che nella beauty routine non possano esserci i trattamenti di medicina estetica, tra cui i filler sempre più a misura delle varie zone del viso».La conferma viene anche dai dati presentati al recente Congresso di Medicina Estetica Agorà-Amiest che vede al primo posto per le donne e al terzo per gli uomini, il ricorso ai filler. Tuttavia quasi un 58% del campione intervistato ha una scarsa conoscenza di questi prodotti, sia sull'applicazione che sul tempo di recupero e si basa sul “sentito dire”.A sorpresa però oltre il 45% delle intervistate ritiene che possano ripristinare la bellezza del viso senza alterarlo. È infatti gli ultimi filler, grazie alla tecnologia Vycross™, combinano basso e alto peso molecolare, consentendo di utilizzare una concentrazione inferiore di acido ialuronico, con un risultato più naturale al tatto, minor gonfiore e una maggiore durata. Addio orecchie a “sventola” Il nuovo approccio alla bellezza è olistico, attraverso prodotti e metodiche in grado di garantire la qualità e la naturalezza del risultato. Al recente Congresso Sicpre (Società Italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica) è stato presentata da Allergan, un innovativo dispositivo “earFold” che permette di correggere le orecchie a sventola senza l'intervento chirurgico, ma attraverso una procedura mininvasiva di un quarto d'ora.L'inventore di questa tecnica è Norbet Kang, chirurgo plastico al Royal Free Hospital di Londra, che ha eseguito oltre 3000 impianti. Il nuovo dispositivo, disponibile da poco in Italia, è una clip rivestita in oro biocompatibile a 24 carati che viene introdotta sotto la pelle dell'orecchio in modo da correggere la prominenza del padiglione in maniera indolore e invisibile dall'esterno. Il risultato è immediato e definitivo, dopo l'intervento non c'è bendaggio e può essere eseguito a partire dai 7 anni di età, risparmiando così ai piccoli una sofferenza psicologica e una profonda insicurezza.(Fonte: Il Sole 24 Ore)